Sono giorni di corsa. È successo un po’ di tutto, dall’influenza che non accenna a passare, a nuove conoscenze, il solito lavoro che ogni giorno influisce sempre più sul mio umore e sulle mie giornate, il poter finalmente conoscere di persona, una conoscenza che si è rivelata straordinaria (ma non avevo dubbi), dopo anni di frequentazione virtuale.
A 23 giorni dai miei cinquant’anni, sono successe un’infinità di cose.
Mi porto sempre questa stanchezza addosso, che non passa mai. Oltre ad aver deciso di andare da una nutrizionista per fermare l’aumento smodato di peso, dover vedere un po’ di medici per varie revisioni e controlli del mezzo.
Grazie ad una persona amica ho scoperto che anche il bypass è revisionabile. Sapere che è fattibile mi mette meno stress addosso. Ora si va dalla nutrizionista, ma so che da qualche parte esiste una possibilità aggiuntiva di sistemare i danni in caso di fallimento.
Anche wp mi ha fatto una sorpresa, mi ripropone il nuovo modulo di editing, mi cambia le impostazioni… eh… e poi questo caldo innaturale.
I giorni viaggiano veloci che nemmeno te ne accorgi. Passano e fai un po’ di bilancio rendendoti conto che spesso non hai avuto il tempo di viverli. È un pensiero che mi danna l’anima. Tempo che non rivedrò mai più.
Sto scrivendo. Ed è una buona notizia per me. Sto scrivendo molto, correggendo, rileggendo. Il mio progetto sta prendendo forma con una certa serietà.
Molto importante è stata una bella iniezione di autostima ricevuta da persone che ammiro davvero.
L’acronimo SUSFU rende egregiamente l’idea.
Intato il tempo passa. E noi non restiamo mai gli stessi.
Giusto?
A voi che succede?
Diana 