Good vibration · La cattiva gente · No pain · Pensieri sfusi

Se non facesse piangere, sarebbe da morire dal ridere.

Le persone che mi circondano sono di due categorie.
La prima, più nutrita e consistente, è quella delle belle persone.
Non belle perchè amiche amiche amiche in modo assurdo, intendiamoci.
Ma belle e basta. Cariche di un senso di positivo e umano che permette a chi come me è disperso nel mare della confusione, di sperare che le cose, forse volgeranno al bello.
In questo gruppo contemplo anche gli amici.
Mi sorprendo sempre del loro modo delicato di prendersi cura di me. Senza pretese, senza imposizioni… semplicemente con un’alito di carezza a sostenermi.
Una scatolina con dentro una siringa in vetro vintage, che tengo sempre con me (no non mi drogo, la trovo un oggetto bellissimo ed affascinante), una coccinella rossa attaccata al cappello, un paio di orecchini battuti a mano, ma anche un the offerto, una pizza divisa in tre, una giacca prestata per coprirmi dal freddo.
Sms che arrivano alle due della notte. Crapa pelata come stai? O uno scambio di email che mi vede ignorante come una capra.
Mi volto e vedo un sacco di mani protese a sorreggermi.
Persino quell’emoticons con un bacio. Lasciato nella messaggeria di FB. Senza tante parole, solo un bacio.
Una voce che mi dice “grazie perchè mi sento meno solo”. O come ieri, persone che ascoltano il mio vomitare paura.
Niente capita a caso. Niente.
Ad un passo da me, li vedo tutti.

La seconda categoria di persone, fortunatamente meno folta e sicuramente gruppo disperati, è quella della cattiva gente.
Non tanta neh. Poca roba. Ma sufficiente a fare pesare la bilancia nel lato sbagliato.
Anche stamattina… Ne ho avuto la riprova.
Forte coi deboli. Ma va ciapar i rat va… Poveraccio.

Ieri sera al circolo Molesini. (genuflessione)
Dopo averlo ascoltato per quasi due ore, ho capito che non c’è speranza.

Gia Fois mi era piaciuto un sacco, beh Molesini (genuflessione) mi ha entusiasmata.

Ha il dono dell’affabulazione sommata ad una cultura immensa. E non ti rimane che ascoltare rapita quest’uomo che parla di miti e luoghi, di persone e oggetti con l’intensità di un amore che per primo porta via lui da questo pianeta.

Il laboratorio è una risorsa impagabile. Posso non trovarmi d’accordo a volte con alcune posizioni o idee. Ma questo mettere a disposizione le idee, i pensieri, portare ai piccoli l’idea dei grandi, è un qualcosa di raro.

Sono uscita dal Bologna rigenerata, innamorata ancora di più della letteratura. Per trovare nella messaggeria di FB dei messaggi bellissimi.
E ad essere grata col cosmo sono io.

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